Sul
corteo dei braccianti di Saluzzo del 12 ottobre
La
presa di parola spaventa quando non si intende dialogare,
l’intimidazione
si presenta quando non si intende affrontare il dialogo..
A
seguito del corteo spontaneo tenutosi a Saluzzo domenica 12 ottobre,
quando un centinaio di braccianti e solidali prendevano con forza la
parola in merito alle difficili condizioni abitative in cui si
trovano tutt’ora a vivere, costretti come sono, dopo oltre cinque
mesi, ad abitare stretti nelle tende e nei container allestiti nei
comuni della provincia di Cuneo
la
CUB CUNEO e provincia e la CUB PIEMONTE
esprimono
la più convinta solidarietà alla protesta messa in atto, senza
scandalizzarsi per le forme espresse dal corteo, senza indietreggiare
rispetto alle legittime richieste portate nell’incontro successivo
con il sindaco di Saluzzo, convinti della ragionevolezza e
dell’importanza della presa di parola da parte di lavoratori a cui
viene negato anche il diritto ad esprimersi, presa di parola tesa a
migliorare inaccettabili condizioni di vita.